Rivascolarizzazione della lesione bersaglio: predittori indipendenti
Uno studio, coordinato da Ricercatori dell'Aarhus University Hospital in Danimarca, si è posto l'obiettivo di identificare i fattori di rischio per la rivascolarizzazione della lesione target ( TLR ) nei pazienti trattati con stent a rilascio di Sirolimus ( Cypher ) o con stent a eluizione di Paclitaxel ( Taxus ).
Dal gennaio 2003 al maggio 2005, tutti i pazienti sottoposti a impianto di stent Cypher o Taxus sono stati seguiti per 9 mesi.
La rivascolarizzazione della lesione bersaglio guidata da sintomi clinici, è stata, definita come nuovo intervento cardiaco percutaneo ( PCI ) o bypass coronarico della lesione bersaglio, entro 9 mesi dalla procedura primaria.
La rivascolarizzazione della lesione bersaglio è stata eseguita nel 2,5% delle lesioni trattate con lo stent Cypher e nel 3,3% delle lesioni trattate con lo stent Taxus ( OR=1.36 ).
Dopo aggiustamento, l'impianto di stent Taxus è risultato essere un predittore indipendente della rivascolarizzazione della lesione bersaglio ( OR=1.43 ).
Sono stati individuati altri predittori indipendenti di rivascolarizzazione della lesione bersaglio: impianto di più stent per lesione bersaglio ( OR=1.62 ), e diametro di riferimento < 2.8mm ( OR=1.42 ).
Dai dati ottenuti dal Western Denmark Heart Registry, è emerso che lo stent Taxus, l'impianto di stent multipli per lesione, e l'impianto di stent in piccoli vasi, erano predittori indipendenti di rivascolarizzazione della lesione bersaglio. ( Xagena2007 )
Maeng M et al, Heart 2007; 93: 694-697
Cardio2007